Il Senato ha appena approvato, a colpi di maggioranza, una legge stalinista e liberticida che abroga il diritto fondamentale dell’individuo a disporre del proprio corpo e che, per contro, lo obbliga a subire alimentazione e idratazione anche se non richieste da nessuno. Nel discorso di apertura della cerimonia fondativa del partito del popolo della libertà, Silvio Berlusconi parla di rivoluzione liberale e definisce il PdL il partito degli italiani liberi. In tutto questo di liberale ci sono solo le parole in libertà.
Dopo le privatizzazioni degli anni ’90, il secondo governo Berlusconi 2001-2006 non si è preoccupato di portare avanti alcuna liberalizzazione dei mercati e dei servizi pubblici locali né tanto meno pensa di riprendere alcune delle liberalizzazioni avviate da Bersani nel 2006 e poi incagliatesi per le resistenze corporative.
Più concretamente il Consiglio dei ministri ha dato mandato al ministro Sacconi di preparare un decreto legislativo con il quale si depenalizzano alcune sanzioni previste nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro fatto approvare nel 2007 dal governo Prodi. In particolare si aumentano le sanzioni amministrative a carico del progettista e si riduce quella a carico del datore del lavoro come se le misure di sicurezza fossero gratuite e dipendessero solo dalla volontà del responsabile della sicurezza. I controlli non sembrano un aspetto centrale del provvedimento. Il decreto correttivo di un precedente d. lgs., approvato sulla base della legge delega n. 123/2007, viene motivato da difficoltà applicative ma non si capisce cosa c’entri la modifica del sistema sanzionatorio che verosimilmente avrà effetti sicuramente diseducativi e disincentivanti dell’attenzione che merita il problema – oltre 1.200 morti e 912.000 infortuni all’anno.
Si potranno organizzare corsi di formazione ai lavoratori – pure necessari – ma se alcuni di loro continuano a morire nei cantieri edilizi, nelle fabbriche e negli posti di lavoro, pazienza. Per i responsabili delle misure di sicurezza resterebbe qualche sanzione penale ma si prevede anche il ravvedimento operoso di cui al d. lgs. 758/1994. Il governo ha in cantiere il piano casa ed è bene semplificare perché non trovi troppi ostacoli sulla sua strada.
D’altra parte non si capirebbe perché dovrebbero essere duramente sanzionati coloro che devono assicurare la sicurezza sul lavoro e non quelli che dovrebbero assicurala sulle strade e autostrade. I morti per incidenti stradali sono circa cinque volte di più ma, come noto, sulle strade c’è piena libertà di uccidere e di uccidersi.