Nel week end scontri attorno alla discarica di Chiaiano, frazione di Napoli, circondata e “protetta” dagli abitanti del luogo. La polizia usa i manganelli. Si noti che il capo della polizia si chiama proprio Manganelli e, a quanto pare, non ama gli idranti più igienici. Il Presidente della Repubblica Napolitano di nome, napoletano di nascita e che a Napoli ha costruito la sua carriera politica, va ad assistere alla partita Roma Inter per la Coppa Italia. L’On. Mussolini fa un sopralluogo e cerca di dialogare con i manifestanti. A una sua domanda su che cosa fare con i rifiuti solidi urbani, i manifestanti rispondono: ” che li mettano altrove, ma lontano da Chiaiano”. L’On. Mussolini è quindi attaccata e criticata aspramente da molti esponenti della maggioranza e,  con maggiore veemenza, dal direttore del Giornale Mario Giordano. Avrebbe rotto la compattezza della maggioranza e sarebbe stato preferibile che anche lei fosse andata alla partita di calcio – senza disturbare il grande timoniere. La visione del PdL è che se la gente non adempie si manda la polizia magari con i blindati.

L’On. La Russa, neo ministro della difesa, come al solito molto loquace, l’altro giorno smentisce che si volesse mandare subito l’esercito a presidiare le discariche. Ha detto:  manderemo le forze armate quando la situazione si sarà calmata.

Dalla sicurezza delle discariche a quella nei quartieri e  nelle fabbriche.

Il raid al Pigneto. 20-30 soggetti assaltano e sfasciano alcuni negozi di extracomunitari. Non è razzismo. Non c’entra la politica sentenzia al Digos con inusitata tempestività. È solo la reazione popolare allo scippo di un portafogli. Strano però che alcuni dei giustizieri fai-da-te portassero delle croci uncinate.

La settimana scorsa un morto nella fabbrica della Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. Nei giorni scorsi si scopre che a Milano non si rispettano le regole di sicurezza in un cantiere che costruisce un edificio di proprietà della CGIL. Costruttore una nota cooperativa che fa capo alla Lega delle Cooperative. La CGIL si difende dicendo che aveva fatto tutte le denunce previste. Uno a uno. La stampa non ha enfatizzato i due episodi per amor di patria e spirito bipartisan.

Significativo il commento di Beppe Severgnini su il Corriere della Sera:”operai senza casco nel cantiere CGIL. Stupore dei dirigenti sindacali: esistono ancora gli operai?!”

Ultimo episodio ieri. Il cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, torna a sollecitare con fermezza la soluzione del problema salariale.  Gli risponde oggi l’Istat: i salari sono cresciuti del 2,8 ma l’inflazione nel mese di aprile si è ragguagliata al 3,3%. Significativo il dettaglio degli aumenti a livello settoriale, a fronte di una variazione media del 2,8% rispetto ad aprile 2007, gli incrementi più elevati si osservano per: assicurazioni (+7,7%), ministeri (+6,2%), pubblici esercizi e alberghi (+5,7%), militari-difesa (+5,5%), alimentari, bevande e tabacco (+5,4%), scuola (+5,3%), forze dell’ordine (più 4,9%) e credito (+4,8%). Gli aumenti minori si osservano nelle branche: commercio (+0,4%), servizi alle imprese (+0,5%), carta, editoria e grafica (+1%), tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (+1,1%), gomma e plastiche (+1,7%). La variazione risulta invece nulla per agricoltura, regioni e autonomie locali e servizio sanitario nazionale (per questi ultimi si attendono gli effetti economici dei contratti siglati nel mese di aprile). Il 57,8% dei contratti è ancora da rinnovare. I salari stanno aumentando meno dell’inflazione ma più della produzione e della produttività e in modo fortemente squilibrato tra settore pubblico e privato e all’interno di quest’ultimo.

D’Alema al seminario di  Marina di Camerota ha detto che la Chiesa cerca il potere temporale. Mentre Confederazioni sindacali e Confindustria si attardano a discutere sulla riforma del modello  contrattuale, potrebbe essere opportuno affiancare alle solite sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, COBAS anche la CEI. Quest’ultima potrebbe dare la spinta decisiva e maggiormente perequativa.