Ieri il governo, opportunamente, ha fatto marcia indietro sulla Protezione Civile SpA. Resta il problema Bertolaso. Se corrotto lo accerterà la magistratura. Intanto non è opportuno che resti al suo posto visti i poteri straordinari che gli sono attribuiti, ossia, di decidere direttamente e velocemente in deroga alle procedure normali. Su queste si leggono e si sentono affermazioni contraddittorie. Si vuole che le procedure siano semplici e trasparenti, ma per aversi trasparenza si deve procedimentalizzare. Si devono prevedere tempi e modalità delle decisioni. Si devono individuare i responsabili delle varie fasi della procedura. Si devono rispettare anche le regole comunitarie sulla concorrenza nelle gare, gli appalti e subappalti e, non ultimo, le norme di sicurezza nei cantieri.

A questo punto, inevitabilmente, viene meno la semplicità e i tempi si allungano. Per cui vanno bene le deroghe per le calamità naturali e le vere emergenze, ma non per i c.d. grandi eventi o i vertici politici internazionali.   Per gestire le deroghe alle regole ordinarie servono persone al di sopra di ogni sospetto. Purtroppo su Bertolaso pesano ora non pochi sospetti e indizi.