Un governo di unità nazionale? No grazie.
Politici e giornalisti schizofrenici e faziosi propalano la proposta di Salvini e – pare anche di Renzi che poi l’ha rinviata – di un governo di unità nazionale a fronte della cattiva gestione dell’emergenza corona-virus. Il Presidente Conte è ritenuto il principale responsabile di tale presunto misfatto e, quindi, va sostituito. Sarebbe interessante vedere governare Lega e Italia Viva insieme al PD, M5S, Fratelli d’Italia e Forza Italia, se si considera che Salvini ha provocato la crisi del governo giallo-verde proprio perché, a suo dire, il governo non decideva niente ma non per colpa di Conte ma perché non andava d’accordo con il capo del M5S Di Maio e non si trovavano punti di mediazione. Non c’è dubbio che un governo di unità nazionale per ipotesi sarebbe sostenuto da una coalizione ancora più eterogenea e cioè con obiettivi programmatici largamente non convergenti. Non c’è dubbio che nell’attuale maggioranza il Presidente Conte si è guadagnato uno spazio maggiore di mediazione tra le due principali forze politiche che sostengono il suo governo. E questo preoccupa non solo Salvini e Renzi ma anche l’altro uomo forte della Lega Giorgetti che sarebbe il vero ideatore della proposta essendosi reso conto che restando fuori dal governo la Lega perderebbe consensi – come conferma un sondaggio di oggi – anche perché il suo leader non riesce ad elaborare proposte ragionevoli e fattibili né in materia di politica economica né in materia di relazioni internazionali e di rapporti interni all’Unione europea.
Accusando Conte di aver gestito male l’emergenza sanitaria si entra in netta contraddizione con il fatto che il primo responsabile di detta gestione è il ministro della sanità Speranza il quale era stato ed è apprezzato da non pochi giornalisti e commentatori italiani e, da ultimo, dalla Organizzazione mondiale della Sanità nonché dalla Commissaria europea Stella Kyriades proprio per il modello di gestione e di comunicazione adottato. Ora se si tiene conto che l’attuale governo pratica più collegialità di quanto ne praticasse il precedente anche grazie al prof. Conte, è chiaro che il vero motivo dell’attacco dell’opposizione non è motivata solo dall’attivismo o sovraesposizione di Conte degli ultimi giorni ma soprattutto dall’idea che se il governo riesce ad uscire dall’emergenza in tempi ravvicinati la posizione del governo e del suo Presidente ne uscirebbe maggiormente consolidata.
Due ulteriori argomenti rafforzano questa tesi: a) il dissenso con il governatore della Lombardia che ha accusato Conte di non rispettare le prerogative delle Regioni in materia di sanità; b) il collegamento che Salvini fa tra emergenza sanitaria e ulteriore ridimensionamento della crescita economica italiana quest’anno e probabilmente per trascinamento anche l’anno prossimo – propalato come disastro. Sul primo punto l’argomentazione del governatore Fontana è del tutto speciosa perché lui non può non sapere che la materia sanitaria ai sensi dell’art. 117 comma 3 è competenza concorrente e, quindi, il governo centrale è pienamente legittimato a intervenire e promuovere il coordinamento nel caso in cui le regioni si muovono in ordine sparso e, a maggior ragione, in caso di emergenza nazionale. Anche sul punto di cui alla lettera b) gli argomenti di Salvini sono del tutto infondati e strumentali. Intanto collega un fenomeno contingente (l’emergenza sanitaria) con un fenomeno strutturale di lungo termine. È assodato che per le sue dimensioni l’epidemia da Coronavirus che ha colpito la Cina avrà conseguente di livello mondiale a partire dai paesi dove il diffondersi del virus ha creato dei focolai infettivi. Ora qualsiasi persona di buon senso – tranne Salvini – capisce che se ci sono dei focolai la prima cosa da fare è quella di circoscriverli e spegnerli. Ed è chiaro che questa operazione ha dei costi economici ma non ci sono alternative gratis. Il governo cinese ha messo in quarantena 60 milioni di persone e l’economia cinese ne risentirà in modo marcato, ma in Italia politici irresponsabili gridano al disastro economico che la scelta del governo produrrà senza ricordare che l’economia italiana non cresce come dovrebbe da circa 25 anni e i responsabili di questa situazione sono anche governi di centro-destra di cui la Lega ha fatto parte integrante. Da circa 25 assistiamo alla caduta degli investimenti pubblici e privati e le misure adottate per rilanciare la produttività sono state del tutto inadeguate e inefficaci. Quindi se l’economia italiana non cresce come dovrebbe non dipende dall’emergenza sanitaria. Una delle prove inoppugnabile sta nella caduta della produzione industriale (-2,7%) nel mese di dicembre 2019 prima che il coronavirus arrivasse in Italia. Ma come fai a spiegarlo a Salvini che non accetta il contraddittorio?
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