Le magie di Di Maio
Risibile l’argomento del M5S secondo cui il reddito di cittadinanza non incoraggerebbe l’azzardo morale (adagiarsi sul divano senza cercare un lavoro). Sarebbe prevista una norma che farebbe perdere il sussidio nel caso in cui il disoccupato e l’inattivo rifiutassero 2-3 offerte di lavoro da parte delle agenzie e/o del ministero del lavoro.
In un contesto in cui tra disoccupati e inattivi (persone che non cercano lavoro perché sanno che non se ne trova) abbiamo 7 milioni di persone senza lavoro nessuno chiarisce come farebbero Di Maio e le agenzie del lavoro a concretizzare dette offerte. Forse Di Maio pensa a qualche magia?
Molti governanti trascurano la vera risposta: spingere l’economia verso la massima occupazione (4-5%) rispetto all’attuale 10,6%. Pochi si rendono conto che se il governo non riesce a fare crescere l’economia tra il 2 e il 3% non si creano posti di lavoro.
La Banca europea degli investimenti si è detta disponibile a finanziare la ricostruzione del Ponte Morandi. Ma questo non è un caso isolato c’è un problema enorme di manutenzione straordinaria delle infrastrutture, delle scuole, di riassetto idrogeologico del territorio. Serve l’attuazione della regola d’oro (golden rule) degli investimenti.
Se questo governo vuole lasciare una traccia importante della sua esistenza, è questo il terreno su cui deve battersi. Creare nuovi posti di lavoro è la risposta vera per rilanciare la domanda interna di consumi e investimenti.
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